L’Azienda Agricola Pidrin, si trova sui Colli Novaresi, zona vocata alla produzione di nebbiolo e vespolina.
Da una piccola produzione iniziale, la passione di Marco Cerutti cresce e comincia ed espandersi. Acquista terreni o boschi tutti concentrati nella zona del Talunit, restituendo a queste colline l’identità che aveva già un secolo fa, quella di essere dei vigneti.
Senza dubbio Marco sta facendo un qualcosa di importante per il suo territorio, un lavoro di recupero, un’enologia di ritorno, sta riportando la vita sulle sue colline. Forse non ha ancora realizzato il suo ruolo da pioniere, e che tutto quello che sta piantando non è solo un vigneto, ma è un intreccio secolare di storia, terroir e vino. La Cantina Pidrin, sta riportando alla luce la bellezza in un luogo abbandonato da troppo tempo, e che dentro ogni acino delle sue uve c’è una straordinaria sfida visionaria.
I vini Pidrin non sono solo vini da bere, sono vini da ascoltare. I vini Pidrin, raccontano una storia.
Ci troviamo nel Nord Piemonte, zona che sempre ha prodotto eccellenti vini, con una tradizione ed una storia consolidata fin dai tempi antichi. È proprio qui, ad Oleggio (Novara), che viene fondata la prima cantina sociale d’Italia nel 1891.
Quattro province Novara, Biella, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola che a distanza di pochi chilometri tra di loro, riescono a produrre vini di qualità e hanno in comune un padre che si chiama Monte Rosa. L’arco alpino è responsabile geologicamente della grande ricchezza minerale dei terreni, che caratterizza, pur nella loro differenza, un territorio storicamente vocato.
Il particolare microclima, con estati rinfrescate dai venti del Monte Rosa, con buone escursioni termiche tra il giorno e la notte e con inverni rigidi continentali, favorisce lo sviluppo del vitigno Nebbiolo, che in queste terre si esprime al massimo delle sue caratteristiche organolettiche e che si traduce in vini fini, eleganti e molto longevi.
I terreni della Cantina Pidrin, di formazione fluvio-glaciale, si trovano a Borgomanero, nella zona dei Talunit.
La piccola chiesa di Sant’Alessandro ricostruita nel 1933 sulle rovine della chiesa precedente, domina la vallata dei Talunit. La leggenda narra che se le campane vengono suonate ogni volta che si avvicina un temporale, il loro suono preserverebbe dai danni del temporale i terreni circostanti. Ecco perché quando il cielo minaccia tempesta, Pidrin corre alla chiesa e comincia a suonare le campane.
«Leggenda, suggestione, caso, fortuna, potete dargli il nome che volete, ogni volta che si avvicina un temporale mio padre corre verso la Chiesa, tira le campane con tutte le sue forze ed il cielo si apre. A noi piace pensare che ci sia qualcosa di magico sulla nostra collina, raccontiamo questi aneddoti e li raccontiamo col cuore, perché fanno parte di noi.»
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